Rischia di finire in Tribunale la Vertenza della FIALS contro la Fondazione CATIS, la colpa sarebbe di Cosimo Azzellini un dirigente poco avvezzo alla relazioni sindacali ed ai rapporti con le parti sociali
La Fondazione non vuole riconoscere ai lavoratori il tempo di vestizione svestizione, nonostante ci sia un accordo siglato tra le parti e recenti sentenze della Cassazione che dichiarano il tempo per indossare e togliere la divisa come un diritto soggettivo del lavoratore, che andrebbe retribuito
La FIALS ha chiesto nella trattativa di ieri 13.9.2023 di addivenire ad un accordo con la Fondazione per riconoscere a tutti i lavoratori il tempo di vestizione e per pagargli anche i 5 anni di arretrati, parliamo di circa 2000 € per ogni lavoratore, soldi che la fondazione non vuole pagare ma che spettano di diritto a tutti i dipendenti del CATIS
Il Segretario Regionale Sepe, si dice stupito che la Fondazione scelga per rappresentarla in sede sindacale una figura come COSIMO AZZELLINI, che ha dimostrato durante la trattativa una significativa pochezza di contenuti ed un atteggiamento provocatorio, un modus operandi che denota forti lacune sui contratti e sulle normative, ed anche una scarsa conoscenza delle dinamiche politico/sindacali , l’atteggiamento di Azzellini porterà la FIALS ad attivare una vertenza in tribunale per il tempo di vestizione e svestizione
Durante l’incontro la FIALS ha chiesto anche di riconoscere i 5 anni di retroattività della polizza sanitaria e di DISDETTARE il Patto per il Lavoro siglato dai soliti CGIL CISL UIL, spiega Sepe, che sta portando solo problemi a tutti i lavoratori del CATIS , non considerando che l’atteggiamento del CATIS favorisce indirettamente anche la ”fuga” dei lavoratori presso altre Aziende
Redazione Sanità Oggi