Si riapre lo scontro tra la FIALS e la Regione Emilia Romagna per le mancate assunzioni di personale, un buco di circa 50 milioni , soldi che le Aziende devono risparmiare sul personale
Sono queste le notizie che trapelano da Viale Aldo Moro, dove in questi giorni la Regione ha convocato i vertici delle aziende sanitarie del territorio emiliano – romagnolo per discutere delle risorse economiche da investire sul personale
Risorse che a quanto pare rasentano i minimi storici, visto che si parla di una contrazione della spesa per il personale di circa 50 milioni di euro, condizione difficile che graverà sulle condizioni di lavoro del personale, spiega il segretario regionale della FIALS Alfredo Sepe che promette battaglia, visto che le condizioni dei professionisti sanitari in Emilia Romagna sono insostenibili, tra carichi di lavoro, reperibilità, salti di riposo e difficoltà a fruire di ferie, permessi e congedi
Un quadro drammatico per la sanità emiliano romagnola, tra tagli del personale, liste di attese ancora da smaltire e delocalizzazioni eccessive verso la sanità privata ( la Regione ER esternalizza prestazioni sanitarie più della Lombardia) dato non da poco visti i proclami sulla tutela della sanità pubblica
Dal canto suo la FIALS ER è l’unico sindacato che promette battaglia contro questa gestione della sanità, che non tutela i lavoratori e offre prestazioni mediocri ai cittadini, ed è anche per questi motivi che si dice pronta ad un presidio di protesta NON STOP sotto la sede dell’Assessorato alla Sanità, ed in ogni Azienda del territorio emiliano romagnolo, fino a quando non ci saranno cambiamenti di rotta da parte della regione
Redazione Sanità Oggi