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AUTISTI SOCCORRITORI: SEPE SCRIVE A DONINI

Portiamo all'attenzione generale la situazione delle figure degli autisti soccorritori, i quali non hanno mai ottenuto un riconoscimento.
Fondazione Catis

Gli autisti soccorritori, figure essenziali nel comparto dei servizi di emergenza, ad oggi non sono mai stati riconosciuti in quanto tali. Nè dal punto di vista normativo tantomeno professionalmente. L’autista soccorritore è una figura fondamentale nel corso di un’emergenza medica, in quanto colui che è deputato alla guida dell’ambulanza. Per svolgere tale mansione, inoltre, bisogna essere addestrati nelle tecniche di guida di emergenza, conoscere le relative norme stradali e condurre il veicolo in massima sicurezza, senza arrecare danni a pazienti e personale medico.

Autisti soccorritori, la denuncia della Fials dell’Emilia-Romagna

A tal proposito il Segretario Generale Fials Emilia-Romagna, Alfredo Sepe, ha scritto all’Assessore emiliano-romagnolo, Raffaele Donini. Di seguito quanto di cui sopra: “Come noto la figura dell’autista soccorritore non trova da tempo un reale riconoscimento dal punto di vista normativo e professionale, valga il vero questi professionisti sono da tempo dimenticati sia dagli apparati dello Stato che dalla politica locale. Nessun solco è stato delineato nemmeno nella recente riorganizzazione del sistema di emergenza urgenza della regione Emilia-Romagna”.

Le richieste della Fials

Da qui la richiesta di aprire un tavolo di confronto con le parti sociali, finalizzato a delineare la specificità degli autisti soccorritori. Alfredo Sepe rincara la dose, chiamando la Regione Emilia-Romagna e le relative istituzioni all’azione. Così il Segretario: “Le lungaggini politiche dei palazzi romani, impongono una profonda responsabilità implicita della nostra regione. Quest’ultima dovrebbe cercare soluzioni inerenti nuovi percorsi formativi e professionali per la figura dell’autista soccorritore, che vista la particolare competenza dovrebbe necessariamente trovare spazio anche nella tanto dibattuta questione dei mezzi di soccorso avanzato”.

Redazione Sanità Oggi

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