SCOPPIA LO SCANDALO IN EMILIA ROMAGNA – I DIRETTORI GENERALI SI ALZANO LO STIPENDIO MENTRE I LAVORATORI SOFFRONO NEI REPARTI

I Direttori Generali  delle Aziende Sanitarie dell’Emilia Romagna si sono aumentati i premi del 20% , un Bonus fino a 30.000 euro , ovviamente CGIL CISL UIL in religioso silenzio, ma la FIALS Emilia Romagna è sul piede di Guerra

Tagli, grave carenza di personale, scandalose liste d’attesa,  la sanità regionale è un vero e proprio inferno. Eppure nonostante questa crisi profonda le uniche delibere che arrivano sono per i lussuosi super premi dei direttori generali, con un aumento stabilito del 20%, ovvero quasi 30mila euro in più su base annua.

Questo sistema autoreferenziale e autocelebrativo è una parte dei mali che soffocano e affossano la sanità pubblica”. Interviene a gamba testa Il segretario regionale della FIALS Emilia Romagna Alfredo Sepe nel criticare aspramente l’ultima delibera regionale che prevede ricche gratifiche per le posizioni apicali delle aziende sanitarie e ospedaliere del territorio.

L’aumento viene giustificato con il raggiungimento degli obiettivi del 2022. Ci sarebbe da chiedersi quali fossero questi obiettivi visto che tutti coloro che sono al vertice saranno premiati, chi più e chi meno. E intanto la sanità emiliano romagnola e in una crisi profonda quasi irreversibile.

Mentre i direttori vengono premiati i lavoratori devono sottostare a pessime condizioni di lavoro, blocco alle assunzioni, precarietà, salari da fame, aggressioni, violenze.

Il sindacato poi conclude: “Il diritto alla salute non può e non deve essere oggetto di un management sempre più orientato al depauperamento del servizio sanitario nazionale e sempre più spinto verso la privatizzazione

E’ ora di riappropriarsi del diritto alla salute con il rilancio della sanità pubblica, con le lotte al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della sanita.

redazione sanità oggi

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